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Who Remains 
AM Hoch

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Inaugurazione: venerdì 26 gennaio 2024, h. 18-21

Orari d’apertura in occasione di Art City Bologna:

 1-3 febbraio h. 11-13/15-17

4 febbraio h. 11-15

Normali orari di apertura:

martedì e mercoledì, h. 15-18

giovedì, venerdì e sabato, h. 10-12

e su appuntamento:

nelumbopen@gmail.com  +39 335 433887

La pittrice AM Hoch, in una serie di ritratti del marito, affetto da demenza avanzata, ci mostra come questa condizione viene vissuta. Contraddicendo la generale convinzione che la demenza è una perdita della mente, le opere rendono chiaro come alcune attività mentali e stati di coscienza declinano, ma altri emergono.

Questi ritratti aprono un varco sui vari stati dell'essere con i quali una persona con demenza si confronta e che si delineano incessantemente all’interno di un nuovo universo mentale, dove tutto viene inghiottito. È un universo, come possiamo intuire dalle opere, a tratti terrificante, intrigante e forse, a volte, anche divertente.

In molti aspetti, queste opere mostrano dei collegamenti con forme di pensiero orientale, per l’artista profondamente familiari. Chi è affetto da demenza vive in un mondo, dove tutte le trappole e il potere delle realtà illusorie della vita quotidiana sono scomparsi. Se lo teniamo a mente, possiamo capire la diffusa convinzione degli Induisti che i malati di mente sono più vicini al Divino: nel loro stato di disconnessione, questi malati sembrano essersi lasciati alle spalle la realtà e non sono più costretti nei limiti di un mondo delineato dai cinque sensi. Queste opere mostrano con terribile chiarezza che le persone afflitte da demenza non sembrano avere trovato il Nirvana; sembrano piuttosto immerse in uno strano mondo di frustrazione, orrore e alienazione. 

 

Nonostante questo, chi soffre di demenza entra in un nuovo stato di coscienza, molto diverso da quello in cui era prima. In questi quadri c’è il tentativo di capire questo nuovo stato, proprio come fa una persona che comincia la pratica della meditazione e si deve immedesimare con nuove forme di percezione. Queste opere, ad esempio, mostrano che per incontrare quelli che lottano, ciascuno a modo loro con la malattia, occorre elevarsi al loro livello. Questo ci permetterà di capire loro e noi stessi. Dal momento che chi è affetto da demenza non si esprime con la parola, anche noi dobbiamo provare a perderla.

Le opere esposte sono una testimonianza del privilegio e della pena di questo incontro;  di ciò che chi soffre di demenza può farci capire di un universo differente; e di quello che possiamo imparare a vedere, se solo facciamo lo sforzo di procedere oltre il mondo ordinario che ci lega.

 

AM Hoch è un'artista interdisciplinare riconosciuta per le sue innovazioni nel campo delle narrazioni non convenzionali. I suoi lavori che combinano testo originale, pittura, scultura e tecnologie digitali audio-video sono stati esposti in musei e gallerie negli Stati Uniti e in Europa. Nata a New York, attualmente vive e lavora a Bologna.

Rico Franses è professore ordinario di Storia dell’Arte all’Istituto di Mumbai di Analisi Critica e Ricerca (BICAR). Per molti anni è stato Direttore di gallerie d’arte presso l’Università Americana di Beirut. Ha ottenuto il dottorato di ricerca presso Courtauld Institute of Art in Arte Bizantina e una borsa di studio all’Università di Harvard a Boston. Ha insegnato all’Australian National University a Canberra e al Pratt Institute di New York.

 

Progetto grafico: Jean Claude Capello

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© 2024 Nelumbo Open 

via Arienti 10, 40124 Bologna

Tel: +39 335433887

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