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Horonigai. Una ferita deliziosa
Marianna Rania

Inaugurazione: venerdì 12 aprile 2024, h. 18-21

Normali orari di apertura:

mercoledì h. 15-18, giovedì e venerdì h. 10-12

Aperture straordinarie con l’artista:

13-29-30 aprile  h. 16-19

14 aprile h. 10-12 

18 maggio h. 16-19

19 maggio h. 10-12

27-28 maggio h. 10-12/16-19

La serie di arazzi realizzati per la mostra “Horonigai, una ferita deliziosa” sono ciò che resta e ciò che nasce dopo l'incontro tra il fiume Mê Kông e l'artista.

Il percorso della mostra vede una graduale immersione all'interno dello spazio, dove i materiali e le luci trasportano l'occhio tra veli e riflessi all'interno di questo incontro.

Attraverso la creazione di ogni arazzo l'artista cerca di narrare sensazioni tattili, visive ed emozionali di quelle tracce rimaste chiare nella sua memoria, cercando di rievocare il silenzio, l'acqua e la luminescenza del fiume.

Il fiume che sembra un mare, con i suoi segreti e i suoi sortilegi.

Del ricordo del fiume, dopo anni di sedimentazione, rimane quella che si traduce in “una ferita deliziosa”, il passaggio di qualcosa che cambia la materia, la trasforma in nuova e ne lascia una piccola ferita aperta, traccia di ciò che era prima della sua crescita.

L'incontro con Nelumbo è stato l'ingrediente che ha permesso la realizzazione di un progetto che aspettava di fiorire da tempo. Gli arazzi che si susseguono all'interno dello spazio sono legati da un flusso di narrazione e di cambiamento continuo, attraverso la flora che abita il letto del fiume rappresentato dal passaggio dalla prima alla seconda sala. Il momento che unisce queste due fasi è connesso da un piccolo passaggio, di massima ispirazione in questo progetto, dove l'acqua e i riflessi del fiume avvolgono chi vi passa attraverso, nella metamorfosi di una crescita adolescenziale.

Le opere, cucite interamente a mano, ripercorrono un atto di cura e meditazione ispirato al fiume e al suo scorrere sempre nella vita e nella natura.

Si congiungono in questi arazzi un connubio di materiali, che diventano acqua increspata, luccicante, odorosa...ogni volta in cui, ancora succede di sognare il fiume Mê Kông.

 

Marianna Rania è una giovane artista Valtellinese.

Nasce il 9 Giugno del 1998 a Sondrio e fin dalla più tenera età è attratta dall'arte in tutte le sue forme e manifestazioni. Inizia le sue sperimentazioni durante gli anni di frequentazione nel Liceo Artistico della provincia Sondriese e prosegue poi i suoi studi frequentando l'Accademia di Belle Arti di Firenze nella Scuola di Pittura di Gianantonio Stefanon. Sono anni fondamentali per il suo sviluppo artistico e personale in cui si lega profondamente alla città fiorentina e ai suoi antichi pittori e scultori. Si trasferisce poi all'Accademia Albertina di Torino per concludere gli studi accademici e fondare nella città contemporanea uno Spazio laboratoriale ed espositivo insieme ad altri 8 colleghi chiamato Spazio BUHO, nel quale si mescolano influenze artistiche e scambi reciproci. Vive un'esperienza di scambio culturale nei Balcani, in Montenegro, che avrà forte influenza nella sua ricerca creativa. Conclusa la formazione accademica si trasferisce a Nettuno dove apre, con il suo compagno, un atelier/spazio culturale chiamato Laboratorio Scintilla, dove attualmente vive e lavora alle sue opere. La sua sperimentazione prosegue nella visione di un colloquio tra pittura e stoffe con le quali cerca di raccontare la ricerca e l'esplorazione del Magico; in tutte quelle cose, sensazioni tattili, odori amarognoli, dolci, forti, un po' pungenti, spumeggianti, nelle luci e nelle immagini d’infanzia del ricordo che racchiudono in esse una magia propria, luccicante, che va custodita e raccontata preziosamente.

Progetto grafico: Jean Claude Capello

© 2024 Nelumbo Open 

via Arienti 10, 40124 Bologna

Tel: +39 335433887

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