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Del Regno delle Acque Celesti • 
Giovanna Lui

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Mostra a cura di Beatrice Caprioli e Nelumbo​

Inaugurazione: sabato 18 ottobre, ore 18-21

Orari d’apertura: sabato, ore 17-19

Gli altri giorni si riceve su appuntamento

nelumbopen@gmail.com  +39 3288056043

C’è un tempo senza tempo, sospeso tra l’origine e il desiderio di ritorno. In questa dimensione si inscrive Del Regno delle Acque Celesti, mostra che presenta l’ultima serie di lavori di Giovanna Lui, concepita in dialogo con lo spazio espositivo di Nelumbo, realtà che da sempre orienta la propria ricerca verso un confronto con la cultura orientale.

L’indagine dell’artista si concentra sulla valenza simbolica e arcaica del femminile, evocata dalla figura della Dea Madre, archetipo di principio generativo e ciclico che ha attraversato epoche e tradizioni. Installazioni e disegni compongono un repertorio di forme totemiche e presenze ibride, in cui si riflette una meditazione stratificata sul rapporto tra mito, memoria e trasformazione.
Ne scaturisce un linguaggio visivo che non si limita a rievocare il mito, ma lo rigenera nella materia e nel gesto, invitando lo spettatore a varcare una soglia in cui esperienza quotidiana e dimensione simbolica si intrecciano.

Altre presenze rimandano invece a iconografie orientali, con riferimenti a esseri alati come Garuda, in un intreccio di morfologie e mitologie che danno corpo a un nuovo immaginario.

Un'installazione sonora a cura del compositore Mario Quaggiotto accompagnerà il percorso espositivo della mostra.

Giovanna Lui (1960) inizia la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove studia pittura e decorazione. Parallelamente si dedica all’incisione, partecipando a diverse mostre collettive. La lunga esperienza maturata in un laboratorio di restauro le consente di approfondire e confrontarsi con svariate tecniche artistiche, ma è la pittura a rappresentare il filo conduttore della sua ricerca e del suo percorso professionale.

A partire dal 2012 realizza una serie di manufatti scenici per spettacoli di danza da lei stessa coreografati, presentati al Teatro Testoni di Bologna e al Teatro Consorziale di Budrio.

La sua ricerca più recente si concentra sul tema animalista, cui dedica alcune mostre personali — Masques e Portraits d’animaux (2016). Con Nella notte degli oceani (2017), l’attenzione si sposta verso le suggestioni dell’ambiente sottomarino e il tema degli abissi: corpi che si muovono nell’acqua, creature reali e immaginarie. In ambienti acquatici si sviluppano anche le serie Respiro – Infiorescenze e Sardina pilchardus, variazioni sul tema (2021).

Le sue opere sono state esposte presso la Galleria Triangolo d’Arte di Cremona (Lo spazio vuoto, 2019; Nessun luogo è come casa, 2019; Respiro, 2020), e presso Adiacenze di Bologna con la mostra Wunderkammer (2021). La sua produzione più recente è stata presentata nelle mostre monografiche Ombre (Odeon Gallery, Bologna, 2021), Altre Maree (Magazzini del Sale, Cervia, 2022), Senza Sponde (Laboratorio Officinarte, Bologna, 2022) e I Sognatori (Sala ArteMedia, Cervia, 2023).

Beatrice Caprioli (1999) è curatrice e consulente in ambito artistico e culturale. Con una formazione in arte contemporanea, ha maturato esperienze in istituzioni di rilievo quali Magazzino Italian Art Museum and Research Center a Cold Spring, New York, e presso gallerie internazionali, tra cui Ceysson & Bénétière e Mendes Wood DM. Cura la promozione e la gestione manageriale di studi d’artista tra l’Italia e gli Stati Uniti e, attualmente, vive e lavora a New York.

INCONTRI a ingresso libero fino ad esaurimento posti:

22 ottobre, ore 19

Pamela Monkobodzky

LA VOLUNTAD DEL AIRE

Performance.

Concerto per flauti dolci antichi

Pamela Monkobodzky (Buenos Aires, 1966)
Flautista dolce, compositrice e interprete di musica antica e contemporanea. Diplomata al Conservatorio Nazionale “Carlos López Buchardo”, è Laureata in Arti Musicali (IUNA) e in Psicologia (UBA). Nel 1994 ha ottenuto una borsa di studio per perfezionarsi in Italia con i maestri Pedro Memmelsdorf presso l’Accademia Internazionale della Musica di Milano e con Kees Boecke ad Arezzo. In Argentina ha studiato con Gabriel Garrido e Gustavo Samela, con Carmen Baliero (Composizione) e con Rubén Szuchmacher e Graciela Schuster (Messa in Scena).

Dal 1994 al 2009 ha vissuto in Italia, dove ha fatto parte degli ensemble Les Nations e Isis, ha registrato per l’etichetta Tactus e ha fondato Ars Creandi. Si è esibita in festival quali Corti, Chiese e Cortili (Bologna), I luoghi dello spirito e Settembre Dantesco (Ravenna), Echi Lontani (Sardegna), tra gli altri, nonché al Convivio Rinascimentale – Italia-Giappone 2001 a Tokyo.

Ha suonato al Teatro Colón di Buenos Aires sotto la direzione di Gabriel Garrido (L’Orfeo, 2001) e di Carlos Bustamante (Pulgarcito, 2017). Ha fatto parte del Trio Les Flûtes, dedicato al repertorio polifonico dei secoli XIII–XVI, con concerti presso il Centro Culturale Kirchner, l’Usina del Arte, il Teatro Gran Rex, il Teatro Payró, il Museo Nazionale di Arte Decorativa e in altre sale del Paese.

Il suo ritorno in Argentina ha dato impulso all’esplorazione di nuove forme sonore con strumenti antichi e digital media. I suoi progetti uniscono composizioni proprie e repertorio medievale, intrecciando dialoghi tra i secoli XII e XXI, con presentazioni recenti in Argentina e in Italia (2024). È autrice e direttrice dell’opera poetico-musicale Algo del tiempo que tiembla, ha co-diretto El cortejo (Festival Shakespeariano, 2016) e composto le musiche di Desayuno perfecto (Premio Argentores 2024). Attualmente collabora con orchestre barocche e svolge un’intensa attività didattica presso il Conservatorio “Manuel de Falla”, il Professorado “J. P. Esnaola” di Buenos Aires, il ProMúsica di Rosario e l’AFLADU di Montevideo (Uruguay).

 

13 dicembre, ore 17.30

Elia Malagò

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Incontro con la poetessa.

Introduzione di Renzo Franzini

Elia Malagò (1948)

Nata in provincia di Mantova, a Felonica Po, Elia Malagò si è laureata in lettere a Bologna e qui ha insegnato nei licei. Contemporaneamente è stata redattrice della casa editrice Forum-Quinta generazione. Trasferitasi a Mantova, ha continuato la attività di insegnamento, collaborando altresì, in qualità di consulente, col Festivaletteratura e promuovendo attività legate a poesia, lettura e scrittura.

Ricca e varia la sua produzione saggistica, narrativa, di cui si segnala il romanzo biografico L’ombra ripresa(Tre lune edizioni), e poetica, qui di seguito alcuni dei titoli più significativi:

Di una impossibile maturità, Buffa sonagliera, pita pitela, Maree (Forum-Quarta generazione), Soprav(v)vento (Gazebo), Incauta solitudine (Passigli Poesia), Golena (LietoColle); Calende (2018).

 

Renzo Franzini (1954)

Nato a Guastalla, nella bassa pianura reggiana, si è laureato a Bologna  con una tesi in Storia dell’Arte contemporanea. I suoi interessi si concentrano in particolare sulla filosofia del linguaggio e su ciò che Giorgio Prodi definisce: uso estetico del linguaggio.

Ha pubblicato: I solitari (due racconti) per le edizioni el Bagatt - 1990; Le luci, poema, Campanotto editore - 1999; La prima parte di un saggio su Lorenzo Calogero è comparsa nel Quadernario - 2016 ​​

Progetto grafico: Jean Claude Capello

Foto: Adele Grotti

© 2025 Nelumbo Open 

via Arienti 10, 40124 Bologna

Tel: +39 335433887

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